Sono una delle specie più importanti del nostro ecosistema, ma anche una delle più a rischio. La vita delle api è messa in pericolo da moltissime sostanze che la mano umana usa nell’agricoltura.  Per questo la Slovenia si è fatta ambasciatrice di un progetto di grande valore: la Giornata Mondiale delle Api, in programma per la prima volta il 20 Maggio 2018.

La Giornata Mondiale delle api, oltre a promuovere l’attività degli apicoltori vuole diffondere un problema che forse in pochi conoscono, ma che influisce sulla vita dell’intero ecosistema. Capiamo insieme qual è il minuzioso lavoro delle api e perchè la loro salvaguardia è così importante.

Le api: molto più che produttrici di miele

Ad oggi conosciamo 20’000 specie di api, ma forse la più rinomata è l’ape da miele(Apis Mellifera). Il miele è però solo la punta dell’iceberg dell’intero lavoro dell’ape. Infatti, le api sono uno degli insetti impollinatori, insieme a zanzare, bombi ed altri. Raccogliendo il nettare ed il polline, lo possono trasferire di fiore in fiore, permettendo appunto l’impollinazione, e di conseguenza la biodiversità vegetale. Il nettare è poi portato all’alveare, dove le api operaie lo trasformano in miele grazie a particolari enzimi, mentre poi le api ventilatrici fanno evaporare l’acqua, disidratandolo. Il miele viene quindi raccolto all’interno delle numerose cellette, chiuse per preservarlo al meglio.

Spostandosi da un fiore all’altro, raggiungono ed impollinano più di 170.000 specie vegetali, garantendo così la biodiversità nel nostro ecosistema. Le api svolgono quindi una parte importantissima dell’intero processo di impollinazione: senza di loro, la produzione di foraggio, di frutta e molto altro sarebbe molto più lenta.

Api a rischio estinzione?

Purtroppo però, i prodotti utilizzati in agricoltura quali pesticidi e acaricidi, insieme anche a nuovi parassiti, compromettono la vita di questa specie fondamentale per il nostro habitat. Queste sostanze nocive infatti, penetrano nel polline dei fiori delle piante su cui vengono usati e quando l’ape si posa, ne attaccano il sistema nervoso e spesso la portano anche alla morte. Per combattere e prevenire questo grande pericolo, nel 2013 l’Unione Europea ha vietato l’uso di 3 pesticidi particolarmente nocivi, ma la strada è ancora lunga.

Per capire la grandezza del problema, guardiamo alcune cifre ufficiali. Secondo la Fao (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite), il 71% delle colture mondiali viene impollinate da insetti impollinatori (api, mosche, zanzare, bombi). Ma dal 1980 al 2010, per i motivi di cui abbiamo parlato sopra, la popolazione di api e di vespe si è ridotta del 36%. E insieme alle api, ben il 35% delle nostre varietà alimentari scomparirebbero. In Cina, il numero di api si è ridotto drasticamente, tanto che nelle campagne sono scomparse a causa dell’inquinamento.

Diventa quindi fondamentale capire come proteggere questa specie. Ed è in questa direzione che, per piccoli passi, stanno procedendo i Paesi dell’Unione Europea e non solo.

World Bee Day, una proposta tutta slovena

Grazie alle sollecitazioni proprio del governo sloveno, il 20 Dicembre 2017 l’ONU ha ufficializzato la Giornata Mondiale delle Api (World Bee Day), che si terrà per la prima volta il 20 Maggio 2018. 115 Paesi a supporto di questa importante iniziativa e la Slovenia è in prima linea nella lotta per la salvaguardia della specie. Infatti, nel 2011 è stata la prima a vietare l’uso di pesticidi a danno delle api sul territorio nazionale.

Grazie all’Associazione Apicoltori Sloveni (Čebelarska zveza Slovenije), da sempre l’interesse locale per questa attività è molto alto: su 10’000 sloveni, 200 hanno un’attività di apicoltura. La tradizione vuole che ogni apicoltore personalizzi la propria arnia di legno con dei motivi o disegni del folklore sloveno. Insomma, una galleria d’arte all’aperto, fatta di colori sgargianti e disegni originali. Il tutto non solo per permettere agli apicoltori di potersi distinguere, ma anche per aiutare le api ad orientarsi meglio.

Le iniziative che coinvolgono anche i non apicoltori non mancano, dalle visite guidate, ai musei, ai concorsi di bellezza (pensate che è stato proprio istituito il titolo di Ape Regina!)

Non solo il 20 Maggio, ma tutto l’anno

I progetti per sensibilizzare e ricordare sempre l’importanza di questi temi, in tanti hanno pensato a diversi progetti. Primo tra tutti, c’è l’apiturismo: per tutti coloro alla ricerca di un viaggio green e a contatto con la natura, ci sono moltissimi agriturismi e B&B con allevamenti di api. Molte strutture offrono la possibilità di provare il miele in tutte le salse: dai prodotti culinari a km 0, a quelli per la cura personale. Insomma, un’occasione per provare a creare creme o unguenti da soli, per godersi un massaggio e combinare quindi la scoperta con il relax. Esiste infatti anche l’apiterapia, che usa miele, polline e altri prodotti per rimediare a diversi problemi legati ad artrite, ustioni o dolori articolari.

5 passi per aiutare le api nel nostro piccolo

Aiutare a salvaguardare le api (e con loro tutti gli impollinatori) non è compito solamente degli apicoltori. Ognuno di noiinfatti, nel proprio piccolo, può dare una mano. Vi proponiamo 5 semplicissime linee guida promosse dal Governo britannico, che anche chi non è apicoltore può seguire (l’intero programma di protezione lo trovate qui):

  1. Far crescere più fiori e piante che siano una risorsa di polline e nettare. Per esempio, primule e crocus in primavera, lavanda e geranei in autunno;
  2. Lasciar crescere trifogli, ortiche e denti di leone. Così gli impollinatori troveranno pane per i propri denti ed inoltre i mucchi di foglie possono inoltre diventare rifugio per il letargo!
  3. Tagliare erba e piante meno spesso e lasciare che fioriscano;
  4. Non interferire con la vita degli alveari e, soprattutto, non distruggerli;
  5. Eliminare i pesticidi e le sostanze chimiche in generale. Come abbiamo visto, queste mettono in grave pericolo gli impollinatori: in alternativa, si possono usare sistemi naturali, come le barriere.

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